Gli interruttori sono tra i componenti elettrici più utilizzati, con due posizioni stabili: aperto e chiuso. Il circuito è interrotto quando l'interruttore è aperto.
In ambito monofase appartengono a due categorie ben distinte: interruttori unipolari e interruttori bipolari.
INTERRUTTORE UNIPOLARE
In un sistema monofase la corrente elettrica giunge alle varie apparecchiature sfruttando due cavi: la fase e il neutro. Basterebbe interrompere indifferentemente uno dei due conduttori per interrompere il circuito, la circolazione di corrente e, quindi, il funzionamento dell'apparecchiatura.
In pratica, per ragioni di sicurezza, è la fase che deve essere interrotta.
Questo compito è affidato all'interruttore unipolare, cioè che agisce su un solo polo.
Sono unipolari, ad esempio, gli interruttori che si usano per comandare le lampade di un appartamento.
Sia a sinistra che a destra la lampada è spenta poichè non circola corrente. Ma a destra il portalampade è rimasto in tensione.
INTERRUTTORE BIPOLARE
Per scollegare completamente l'utilizzatore elettrico dall'impianto, l'interruzione deve avvenire sia sulla fase che sul neutro ovvero sui due poli.
In questo caso bisogna usare un interruttore bipolare.
Normalmente sono bipolari, ad esempio, gli interruttori di protezione presenti nel quadro elettrico di un appartamento.
Vediamo come gli interruttori bipolari si distinguono dagli unipolari perchè mostrano i simboli "I" e "0", che indicano, rispettivamente, la posizione di chiuso e di aperto.


interruttore bipolare (a sinistra) e unipolare (a destra)