Perchè si utilizza l'alta tensione (AT) per trasportare l'energia elettrica fino alle nostre città, per poi passare alla media tensione (MT) e infine alla bassa tensione (BT), che arriva nelle nostre abitazioni?
Semplificando (l'argomento viene trattato in modo più approfondito in altra pagina), affermiamo che la potenza (in watt) è pari al prodotto tensione V per corrente I:P = V x I
Se, ad esempio, deve essere erogata una potenza pari a 100 W, posso scegliere diverse soluzioni tra cui:
1 volt con 100 ampere
100 volt con 1 ampere
In entrambi i casi
P = 100 W
Si nota subito che, a parità di potenza, aumentando la tensione (in volt) si riduce la corrente (in ampere). Poichè una corrente elevata crea grosse perdite e costringe ad usare cavi di maggiore sezione, viene scelta la soluzione dell'alta tensione con una corrente più bassa.
Si definisce alta tensione (AT) quella superiore ai 30 kV.
PERCHE' TENSIONE ALTERNATA E NON CONTINUA?
Nelle centrali di produzione si parte con la media tensione (MT) di solito compresa tra 10 e 25 kV. Si ha quindi una trasformazione in alta tensione (AT - ad esempio 380 kV) per l'immissione sulla rete elettrica.
Evidenti motivi di sicurezza e praticità impongono l'abbassamento della tensione in prossimità dell'utenza.
Questi innalzamenti e abbassamenti della tensione avvengono grazie all'utilizzo dei trasformatori che in tensione continua non funzionano.
ing. Vito Barone |