La visita della città va sicuramente integrata con alcune escursioni nei dintorni.
Nell'ottobre del 1993 nella grotta grotta carsica di Lamalunga, tra la città e il Pulo, sono stati rinvenuti i resti fossili dello scheletro di un ominide (Uomo di Altamura) alto circa 170 cm, vissuto nel pleistocene medio tra 400.000 e 120.000 anni fa e collocabile tra l'Homo Erectus e l'Uomo di Neanderthal. Lo scheletro, unico al mondo, è stato ritrovato da speleologi locali imprigionato nell'alabastro e imperlato di concrezioni. La grotta custodisce, inoltre, un eccezionale giacimento paleontologico di resti faunistici e di un altro ominide.
Il Pulo, a 6.5 km nella zona delle Murge Alte, è un'ampia dolina carsica di forma grossolanamente circolare, con diametro medio di 500 metri e profondità di 70-75 metri. Sulle pareti si aprono delle grotte con diffuse formazioni stalattitiche e caratteri della permanenza in esse dell'uomo preistorico.
Il Pulo di Altamura
In località Torre di Lesco, a 3.8 km lungo la statale verso Bari, sono presenti alcune grotte carsiche ricche di concrezioni alabastrine.
Pulicchio
Il Pulicchio, tra Altamura e Corato, è una dolina carsica con diametro e profondità approssimativi di 400 e 80 metri.
Sulla statale per Santeramo, a 8 km da Altamura, si trova Casal Sabini, masseria fortificata, nelle cui vicinanze sono gli scavi di una necropoli dell'età del bronzo e avanzi di fornaci per la cottura del materiale fittile.
Sulla strada per Laterza, nella zona denominata Pisciulo, caratteristica "lama" torrentizia, si aprono grotte abitate nell'età del ferro.
Nel territorio di Altamura sono sparse varie masserie fortificate, edificate principalmente nel XVII, in parte nel XVIII e lungo tutto il XIX secolo, cioè durante il periodo in cui la sicurezza delle campagne non era garantita né dalle amministrazioni locali né da quelle centrali. Si era in balia di continui assalti da parte di briganti; di qui la necessità di una protezione.
La più importante masseria fortificata è quella di Jesce, sull'Appia antica, a 11 km dalla città seguendo la strada per Laterza. E' una costruzione massiccia in tufo su due piani, utilizzata al pianterreno per deposito di derrate e ricovero di bestiame. Il ricovero per gli ovini (jazze) era anche ricavato dalle numerose ed estese grotte ipogee alle spalle della masseria. Un tempo erano adibite ad abitazione. Tra la masseria e l'Appia antica vi è una cripta rupestre dell'alto medioevo, di tipo italo-greco, ornata di interessanti affreschi bizantineggianti del '300, fra cui una Madonna in trono e San Ludovico da Tolosa.
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Tra le altre masserie fortificate si segnalano: la La Mena (8 km in direzione del Pulo), le grotte di Castigliolo, con mura e trullo con pinnacolo (11,5 km verso Corato), le Paparale e Malerba (a 1,5 e 4 km, lungo la strada comunale Carpentino).
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